Respiro e Acqua: una storia d’Amore

Respiro e Acqua: una storia d’Amore

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Articolo sul Respiro, di presentazione al Master “Tornare all’Acqua”

Nel 1992 ho ricevuto il mio primo approccio al respiro in acqua calda: mi hanno tirato fuori dalla piscina in quattro! Il mio corpo era completamente bloccato, cosa che la respirazione “a secco” non mi aveva mai causato.

Utilizzare il respiro in acqua accelera i processi, ecco perché la suggerisco solo a persone che abbiano già imparato a respirare circolare e connesso. Senza pausa, una respirazione energetica.

Quando il vissuto è forte da integrare “cioè da accettare senza voler cambiare niente” viene voglia di lottare; forse non si sfrutta nemmeno al massimo la potenzialità di questo strumento meraviglioso. Nonostante l’apparente prima esperienza tragica, non mi sono fermata.

Ho sentito dentro di me la potenza dello strumento: il respiro unito all’acqua. Ho continuato a praticare: cercando i migliori insegnanti al mondo! Sono diventata loro allieva e poi loro assistente. Non mi stancavo mai di sperimentare. Ho ricevuto diversi cicli di respirazioni individuali sia in acqua calda che fredda e negli anni ho creato dei veri master di specializzazione su questi argomento: la potenza del respiro circolare e connesso immersi nell’acqua calda o fredda.

Gli effetti di questo lavoro su di me sono stati sorprendenti. L’acqua calda con le sue memorie intrauterine ha ripulito i momenti vissuti alla nascita e nel post nascita. Le nostre memorie cellulari ci ricordano da dove arriviamo: l’elemento acqua a cui siamo tanto collegati. Grazie alle respirazioni in acqua calda ho potuto riconciliarmi con mia madre con cui avevo un rapporto conflittuale. Sono riuscita ad accettarla così com’era e ad accettare il modo in cui mi aveva cresciuto.

Una profonda accettazione

Un’accettazione proveniente dal mio sé più profondo; ho smesso di lottare o di lamentarmi dell’amore che, secondo me, non avevo ricevuto così come avrei voluto. Negli anni ho compreso pienamente le dinamiche insite nel modo in cui sono venuta al mondo e mi sono liberata degli schemi limitanti iniziando a vedere le risorse della mia nascita. Ciò ha influito positivamente su di me e mi ha permesso di essere viva avvicinandomi allo scopo della mia essenza: ho sentito una profonda connessione spirituale con la Vita.

Certamente una o due sessioni di respiro in acqua calda non sono sufficienti per ripulire le memorie limitanti e affacciarsi alla vita in modo nuovo, diverso, più libero. Mano a mano che si pratica si osservano degli importanti benefici e cambiamenti. La vita stressante a cui tutti, più o meno, siamo costretti può essere utilizzata come stimolo per ricaricarsi e rigenerarsi attraverso i benefici del respiro in acqua.

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Un’altra parte interessante di questo lavoro è la respirazione in acqua di fiume. Per me questa è stata un’esperienza ancora più sorprendente. Mi sembrava impossibile poter respirare nel freddo eppure ho praticato sia nella vasca da bagno che nella natura, nei fiumi, nei mari, nei laghi.

La respirazione nella vasca è molto professionale e si ha uno stretto contatto con chi ti fa respirare e con la temperatura che è facilmente controllabile.

La mia prima respirazione in acqua fredda in vasca è stata rivelatrice. Sono sempre stata una bambina piena di paure, poi sono andata avanti nella vita compensando queste paure. Ho sposato una persona che mi è sempre sembrata molto forte, l’ho scelta inconsciamente perché non mi sono mai riconosciuta quella forza che invece possiedo.

Come il contatto con l’acqua calda può smuovere delle memorie cellulari riguardanti la nascita e la vita intra uterina così l’acqua fredda può smuovere la paura o il desiderio inconscio di morire.

Nel mio caso ha riportato alla memoria una morte importante avvenuta nella mia famiglia quando avevo venti giorni. Un lutto che ha cambiato probabilmente la mia vita. Nel momento della mia nascita una persona molto amata da tutti muore. Sono cresciuta con una grande confusione tra vita e morte. Il respiro in acqua fredda mi ha fatto comprendere molto di questo e mi ha donato o ridonato un’importante energia vitale.

Quando sono uscita dall’acqua fredda (ci avevo messo una quantità enorme di tempo ad entrare e una volta dentro non avrei più voluto uscire) ho dovuto integrare respirando a secco per molto tempo.

Sentivo che una parte di me non voleva vivere. Una parte di me non avrebbe mai voluto venire al mondo. Ho pianto, ho processato tutto questo, l’ho elaborato mentre respiravo.

È stato un evento totalmente trasformativo della mia persona. Quando sono uscita da quella esperienza non ero più quella di prima. Avevo totalmente voglia di vivere, un desiderio che ancora mi accompagna e rende la mia vita intensa e piena.

La respirazione nel fiume è stata molto diversa: la natura ti accoglie o ne hai paura. Il freddo dipende dalla stagione naturalmente. Respirare con boccaglio e pinza nel letto di un fiume è meraviglioso. Un modo potente per riconnettersi alla vita, per sentire la propria energia vitale, le vibrazioni, che contraddistinguono un lavoro ben fatto, fanno sentire potenti e pieni di energia vitale come poche altre esperienze riescono a fare.

Da anni insisto (e non è un lavoro comodo) sui benefici di questo lavoro e porto gruppi a respirare nei fiumi, quando sarebbe per me più comodo ma anche per i corsisti starsene in una stanza con delle comode sedie a parlare di crescita personale. E invece quanto abbiamo imparato da queste esperienze!!!

Il senso di comunità, di sorellanza e fratellanza, l’aiuto che ci possiamo dare, il desiderio di pulire gli spazi nella natura in cui ci troviamo. Il contatto con il Sacro in tutte le sue forme. Se potessi lavorerei sempre nei posti della natura e lo dice una che è una cittadina milanese!

Per anni ho portato gruppi nei fiumi in montagna nella zona di Ivrea insieme al mio collega Giorgio Roffino e insieme facevamo respirare per pochi minuti perché la temperatura era veramente bassa. Non importa quanto si respira: la cosa importante è farlo fino a che l’energia vitale, fino a quel momento sopita, finalmente si risveglia e si può godere di una rinascita dell’anima. Dopo una respirazione nella natura di solito le persone sono estremamente felici e appagate.

Durante il master “Tornare all’Acqua” ci sarà la possibilità di respirare in acqua calda, in acqua di mare e in acqua di fiume. Difficile conoscere prima le sorprese che la natura ci riserverà. Sono andata a visitare il fiume e ho ringraziato lo spirito del luogo per le esperienze che ci farà vivere. Così ho fatto col mare, dove respireremo molto presto la mattina per evitare la folla di turisti. Sarà un’esperienza fuori dal comune.

Respirare in acqua tre giorni di seguito farà si che torneremo rigenerati pronti ad affrontare l’autunno; ci fortificherà rispetto a ciò che ognuno di noi si troverà ad affrontare, qualunque cosa sia. Alzeremo la nostra energia vitale per essere in grado di affrontare qualsiasi prova che la vita ci porrà di fronte.

La morbidezza dell’acqua, il senso di tribù, l’accoglienza del caldo, la sfida del freddo, il buon cibo insieme, le ore intense e magnifiche che vivremo insieme, tutto porterà ad avere dei ricordi toccanti e profondi. Insieme alla leggerezza e alle risate. Grazie a Madre Natura respireremo nel suo grembo e sarà una vera esperienza sciamanica: dentro all’utero di Madre Terra.

Daniela Zicari

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